Tricopigmentazione

Il miglior trattamento delle Calvizie

Non si tratta di una magia o un rimedio “miracoloso”. Purtroppo oggi è difficilissimo capire la differenza tra una presa in giro ed una soluzione concreta. Specialmente quando si parla di mancanza di capelli. Nella Tricopigmentazione non devi aspettare nulla, non devi incrociare le dita ed aspettare che succeda qualcosa! (Se ti rivolgi alla persona giusta). Vedrai i risultati già dalla prima seduta, ma non i risultati promessi dalla classica “lozione della speranza”. Qui c’è concretezza da subito.

La Tricopigmentazione è la soluzione efficace per contrastare gli inestetismi dovuti a calvizie o diradamenti. Grazie a questa tecnica è possibile eliminare definitivamente l’inestetismo causato dalla perdita dei capelli.

La Tricopigmentazione garantisce una perfetta ricostruzione estetica delle zone diradate o glabre, indipendentemente dalla loro entità ed estensione, donando un naturale effetto rasato o di infoltimento, attraverso la pigmentazione del cuoio capelluto.

Una delle tecniche fondamentali di questa disciplina è denominata “Bounce”. Non è altro che una implementazione delle vecchie tecniche già presenti per questo scopo. La manualità, ed i parametri di lavoro sono stati, presi, rivisti e perfezionati per dar vita ad un vero e proprio protocollo operativo denominato appunto “Bounce” (rimbalzo). Questo sviluppo ha originato un sistema di lavoro in grado di produrre un effetto rasato, realistico e con minor possibilità di viraggi e migrazioni di colore. Questi inconvenienti infatti, sono comuni ai vecchi metodi di lavoro in cui non si tenevano in considerazione alcuni importantissimi fattori che potevano compromettere il risultato finale. Molti sono gli inconvenienti che i tatuaggi del cuoio capelluto potevano dare in passato. Questi inestetismi oggi possono essere combattuti con la Tricopigmentazione.

Una dermopigmentazione del cuoio capelluto realistica e naturale, ossia una Tricopigmentazione, si dovrebbe presentare con dei microdepositi puntiformi di pigmento castano/grigiastro, posizionati nel derma superficiale ad una opportuna distanza l’uno dall’altro. Questo genererà un effetto di capello rasato o uno scurimento delle zone diradate, a seconda dell’applicazione delle tecniche impiegate.

La tricopigmentazione è un soluzione poco conosciuta, quanto efficace e comoda. Accompagnata da svariate dicerie infondate, proposta da pochissimi dermopigmentisti specialistici, e, purtroppo, spesso rappresentata da lavori mal eseguiti, stiamo parlando del tatuaggio estetico sul cuoio capelluto, battezzato da Ennio Orsini, Tricopigmentazione.

L’impiego del tatuaggio estetico nei problemi legati alla calvizie è ampio ed a volte provvidenziale.
Di seguito sono elencati i principali casi in cui il trattamento di Tricopigmentazione può dare notevoli miglioramenti estetici:

    • Cicatrici nucali da autotrapianto FUT (lineare).
    • Cicatrici nucali da autotrapianto FUE (puntiforme)
    • Cicatrici generiche sul cuoio capelluto.
    • Alopecia areata.
    • Alopecia androgenetica.
    • Diradamenti generici.

È una metodica che consiste nell’inoculazione nel derma superficiale, attraverso uno strumento di precisione, di pigmenti anallergici e biocompatibili, con il fine di ricreare sul cuoio capelluto un naturale effetto rasato o di maggiore densità.

La Tricopigmentazione ha ottenuto grandi consensi, sia dai pazienti che dai chirurghi.
I vantaggi della Tricopigmentazione sono molteplici: si può ricorrere a questa tecnica quando il paziente per una serie di ragioni non può o non vuole sottoporsi ad un autotrapianto di capelli e sceglie la Tricopigmentazione per infoltire o ricostruire otticamente le aree diradate, sia come trattamento integrativo ad un autotrapianto di capelli, per ottimizzarne il risultato finale, dando valore aggiunto all’operato del chirurgo.

Quando la dermopigmentazione viene eseguita con pigmenti bioriassorbibili, (impropriamente detti “semipermanenti”), è denominata “Tricopigmentazione bioriassorbibile”, ed in questo caso può durare da 4/6 mesi, fino a 14/16 mesi. Il lasso di tempo entro cui il lavoro potrebbe rimanere visibile è molto ampio, e non si può in nessun modo stabilire in anticipo quando scomparirà del tutto. Anche se normalmente la dermopigmentazione eseguita con questi pigmenti con il tempo è destinata ad andare via del tutto, è però importante ricordare che raramente, o in caso di dermopigmentazione effettuata scorrettamente, la zona trattata potrebbe conservare un leggero alone. I fattori che possono accelerare la scomparsa del pigmento nel derma sono molti, tra questi i più importanti sono:

  • Il potere di fagocitosi nell’individuo
  • L’età dell’individuo (fattore complementare al precedente)
  • Il potere di cicatrizzazione post-trattamento dell’individuo
  • Conformazione anatomica della cute dell’individuo
  • Il tipo di pigmento spinto nel derma
  • La tecnica manuale impiegata per la dermopigmentazione
  • Tempi di esposizione al sole o a lampade abbronzanti
  • Assunzione di farmaci tipo anticoagulanti e cortisonici

In virtù di quanto esposto quindi, si può affermare che la durata di una Tricopigmentazione è fortemente soggettiva. Di solito si ottiene un buon lavoro di copertura con almeno due sedute, anche se in rari casi è possibile avere un effetto soddisfacente con un’unica seduta tatuatoria. La prima seduta può avere un tempo di esecuzione variabile in base al lavoro da svolgere: mediamente và dalle 2 alle 8 ore di lavoro. L’eventuale seconda seduta di rinforzo, va fatta non prima di 40/60 giorni dalla prima. Se dovesse presentarsi la necessità di eseguire altre sedute oltre la seconda, è bene aspettare sempre circa 50 giorni dall’ultimo trattamento.Una volta raggiunta l’omogeneità di tutta la zona sottoposta al trattamento, il lavoro si conserverà dignitosamente per circa 8/10 mesi (dati statistici).

In realtà la Tricopigmentazione impiegherà almeno il doppio di questo tempo per scomparire totalmente. Benché l’impiego di preparati coloranti bioriassorbibili, possa sembrare relativamente effimero, ed eccessivamente difficile da mantenere, è invece sicuramente la scelta più prudente e razionale che può essere presa. La possibilità di rivalutare le proprie scelte “annualmente”, rende la Tricopigmentazione bioriassorbibile ideale per tutti coloro che non vogliono rischiare ripensamenti. Ma non solo, in soggetti predisposti ad incanutimento (capelli bianchi), la soluzione temporanea e certamente quella più adatta. L’approccio alla Tricopigmentazione andrebbe sempre fatto attraverso questo tipo di opzione, soprattutto per valutare l’effettiva resa estetica e l’impatto grafico, che la Tricopigmentazione offre.